"Dopo dodici anni di Bologna tra giovanili e prima squadra era arrivato il momento di cambiare. C'era in ballo la possibilità di un'altra squadra ma io volevo assolutamente venire a Cagliari: sono sicuro che sia stata la scelta giusta". Non sta nella pelle, Federico Casarini da Carpi in provincia di Modena, centrocampista classe '89, 67 presenze in Serie A con la maglia dei rossoblu petroniani. I colori sociali, almeno quelli, sono rimasti invariati. "Il Cagliari mi è sempre stato simpatico, da lontano mi dava l'impressione di una Società seria e solida e di un ambiente sereno, dove ci si può esprimere al meglio, senza tensioni o esasperazioni; sensazioni positive confermate dai racconti dei miei ex compagni, da Ekdal ad Acquafresca. Sapevo che già un anno e mezzo fa il Cagliari aveva mostrato interesse nei miei confronti: durante l'ultimo giorno di mercato il direttore generale Marroccu mi ha contattato e non ho avuto dubbi nel dire subito di sì". Trova una squadra matura e collaudata. "Da avversario avevo l'impressione di un complesso tosto, difficile da battere. I punti di forza dei rossoblu sono risaputi: Conti, Cossu, Astori, Nainggolan e via dicendo. Non ho visto la partita di domenica perchè ero in viaggio, per quel che ho sentito dev'essere stata una gara sfortunata, con quei due rigori falliti". Qualsiasi ruolo il mister Ficcadenti vorrà assegnargli, per Federico pari sarà. "Il mio ruolo naturale è quello di mezzala perchè amo inserirmi, ma posso giocare tranquillamente anche esterno. Mi adatto a tutto per il bene della squadra e a seconda delle esigenze dell'allenatore. Una pecca? Non aver ancora trovato il gol in carriera. Spero di cancellare presto quello "zero" dalla casellina del mio curriculum". E a proposito di numeri, il neo acquisto spiega perchè ha scelto il "32" di maglia. "Avrei voluto il "16" come la stagione scorsa a Bologna, ma non era disponibile, dunque ho optato per quello che avevo due anni orsono". |
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