Sardegna Rosso Blu

Se il buongiorno si vede dal mattino, a Is Arenas ci sarà da divertirsi, parlando di emozioni pure, il sale del calcio. In Cagliari-Atalanta è accaduto di tutto: rigori sbagliati, espulsioni, infortuni, gol e pareggio all'ultimo tuffo. Insomma: il pubblico a casa non si è annoiato. Diverso il discorso sul risultato: il Cagliari è andato vicino ad una beffa mai vista. Ha attaccato dall'inizio alla fine, magari agevolato dalla superiorità numerica dopo l'espulsione di Peluso al 27', ma in modo costante e convinto, eppure non è riuscito a portare a casa i 3 punti. Colpa della sfortuna e degli errori in fase di conclusione, oltre alla serata magica di Consigli, bravissimo sui due rigori calciati da Conti e Larrivey. Il cuore del discorso sta sicuramente qui: gli episodi scrivono la storia di una partita e il Cagliari non li ha saputi sfruttare. Se quei due rigori fossero andati dentro, la gara avrebbe avuto tutt'altra piega. E sarebbe potuto anche andare peggio, perchè Denis a nove minuti dal termine, in una delle rarissime azioni offensive, ha trovato il varco buono per battere Agazzi; meno male che al 90' inoltrato Ekdal, appena entrato, ha messo dentro il gol del pareggio in una gara nata sotto una cattiva stella.
A cominciare dalla febbre che ha costretto Andrea Cossu a iniziare dalla panchina. Al suo posto Ficcadenti ha scelto Ibarbo per completare il tridente con Larrivey e Thiago Ribeiro. La prima emozione della gara coincide con il primo rigore: tiro di Perico stoppato con le mani da Manfredini. Dal dischetto si presenta Larrivey che angola la conclusione sulla sinistra di Consigli: il portiere atalantino intuisce e con un balzo para, mandando in angolo. Al 27' Ibarbo sfugge a Peluso che lo stende in area: ancora un rigore sacrosanto, ma per il difensore atalantino scatta il secondo giallo che si tramuta in rosso. Stavolta dagli undici metri ci prova Conti, con un rasoterra che ancora Consigli intuisce e neutralizza. In 11 contro 10 il Cagliari continua ad attaccare con calma e smistando bene il pallone da una parte all'altra del campo. Il più intraprendente è Thiago Ribeiro, che prova sempre ad accentrarsi e tentare la conclusione. L'Atalanta, manco a dirlo, si ritira nella propria metacampo, difendendosi con tutti gli effettivi a disposizione. Come risultato il Cagliari non riesce a trovare varchi per sfondare, colleziona angoli ma non passa. Nella ripresa subito un pericolo per i rososblu: Denis, liberato al tiro da uno schema su punizione, conclude da due passi, ma Agazzi è strepitoso in uscita bassa. Ficcadenti spariglia le carte, inserendo Cossu al posto di Perico, con arretramento di Dessena. Colantuono risponde irrobustendo la difesa: Stendardo per Bonaventura. Il nuovo entrato manda subito ko il suo portiere Consigli, nel tentativo di allontanare su un colpo di testa di Thiago Ribeiro. Il numero uno atalantino, sin li l'eroe della giornata, non ce la fa, gli subentra Polito. Quest'ultimo si supera, dicendo di no a Nainggolan, pescato tutto solo da un'invenzione di Conti. Troppi errori, e puntualmente arriva la punizione. Calcio piazzato di Cigarini, toccano Bellini e Moralez, sbuca Denis che devia dalla breve distanza alle spalle di Agazzi. Ficcadenti inserisce forze fresche per l'assalto finale: Nenè per Thiago Ribeiro ed Ekdal per Nainggolan. Sono proprio loro a confezionare il gol del pareggio: nuovo angolo di Cossu, Nenè spizza, Ekdal al centro dell'area indirizza al volo in rete. 7' di recupero e Peruzzo fischia la fine: 1-1, d'accordo che chi sbaglia paga, però una sconfitta sarebbe stata davvero troppo per i rossoblu.