Siamo nel 1958 e sul terreno del "Militare" di Sa Duchessa a Cagliari posano per la foto di rito i componenti della "Stella Azzurra", compagine calcistica che rappresenta il quartiere di Castello. La foto ritrae, da sinistra a destra, in piedi Franco Demontis (Presidente), Giampaolo Arca, Marcello (Cicci) Marcassoli, Silvio Murru (massaggiatore), Antonello Zinco, Renato Raccis (allenatore), Angelo Contu, Marco Orrù e Franco Corona. Sempre da sinistra ma accosciati Gigi Ancis, Nanni Marcassoli, Ugo Argiolas, Ginetto Murgia, Gianfranco Murgia, Giampaolo Corona. Del gruppo facevano parte anche Tonino Antuofermo e Carletto Massidda. L'allora giovanissimo Presidente Demontis, venti anni dopo, farà parte della Cagliari Calcio in qualità di dirigente accompagnatore della prima squadra e avrà la delega per i rapporti con la tifoseria organizzata, Diversa la vicenda dell'allenatore RACCIS: da calciatore era stato il primo sardo a calcare il palcoscenico della Serie A (Livorno, Asti, Juventus e Milan). A lungo era stato il sogno proibito del Cagliari. Nel Campionato di Serie C, ma in gironi diversi, edizione 1938-39, sono ben due le formazioni cagliaritane in lizza: una, il Cagliari, presieduta da Mario Banditelli, l'altra, la San Giorgio, che ha al vertice il pistoiese Renato Brandolini. Il Cagliari dispone del campo di via Pola (già Stallaggio Meloni), la San Giorgio, in forti difficoltà economiche, sa invece dove far giocare la squadra: i due Presidenti si accordano per disputare tutte le gare, a domeniche alterne, sullo stesso terreno di gioco: contropartita dell'operazione il passaggio del sardo Raccis dalla San Giorgio al Cagliari a stagione conclusa. Renato Raccis era nato a Mandas il 17 giugno del 1922 da una famiglia di agricoltori che ben presto si trasferirono a Cagliari aprendo un'attività commerciale nel quartiere Castello. Dopo la San Giorgio passò al Prato in Serie B giocando tre campionati e andando a segno ben 69 volte. Dotatissimo tecnicamente, calciava indifferentemente di destro e di sinistro; qualità queste che attirarono l'attenzione del Livorno, formazione di Serie A dove Raccis segna 12 reti per poi passare all'Asti nella stagione successiva totalizzando 10 gol. La grande occasione nella stagione 1944-45, veste la maglia della Juventus e segna 10 reti. Dal '45 al '47 disputa due campionati ancora nel Livorno realizzando globalmente 30 segnature. Infine approda a Milano sponda rossonera nel corso della stagione 1947-48, gioca poche gare e va in gol 9 volte. Poi è costretto il gioco del calcio a causa di una malattia che lo porterà a scomparire anzitempo a soli 59 anni. Molto superstizioso, amava dire che tutte le sue sfortune derivavano dall'essere nato il giorno 17. La malattia non gli consentì di rispondere alla chiamata della Nazionale e in quello stesso anno non potè terminare il campionato con il Milan che si classificò al secondo posto. A lui è intitolato lo stadio di Mandas (ringraziamo per la collaborazione il signor Sergio Belfiori). |
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