Sardegna Rosso Blu

Il Cagliari esce battuto ancora una volta in trasferta: 2-1 a favore del Genoa sul campo neutro di Brescia, gara giocata a porte chiuse per decisione del Giudice Sportivo. E' la sesta sconfitta consecutiva fuori casa per i rossoblu, una sconfitta comunque indolore: per effetto dei risultati dagli altri campi, il Cagliari è matematicamente salvo. Domenica la squadra di Ficcadenti incontrerà a Trieste la Juventus, costretta al pareggio dal Lecce, e sarà in pratica arbitro del campionato.
A Brescia si è vista una gara decisamente in tono minore, poco divertente e tanti errori in fase di impostazione da una parte e dall'altra, in linea con l'ambiente neutro e ovattato delle tribune vuote. Il Cagliari è apparso piuttosto stanco, e ha preferito giocare su ritmi bassi; nonostante tutto non ha sofferto più di tanto un Genoa sicuramente condizionato dall'importanza della posta in palio ma incapace di accelerare per larghe parti del match. Il risultato è stato deciso da una prodezza su punizione mentre la gara andava trascinandosi stancamente sul pareggio. Eppure le prime fasi facevano presagire tutt'altro spettacolo, con una botta e risposta nel giro di un minuto. Al 12' il Genoa andava in vantaggio: angolo di Mesto che spioveva dalla parte opposta proprio sui piedi di Palacio: conclusione secca e potente che Ariaudo non riusciva a ribattere. Nemmeno sessanta secondi dopo i rossoblu raggiungevano il pareggio, e Lorenzo si prendeva la rivincita. Angolo dalla destra di Cossu per la testa di Astori che faceva da sponda per Pinilla: l'incornata del cileno sbatteva sotto la traversa, ma Ariaudo era prontissimo a ribadire in gol, ancora di testa, con Frey fuori causa. La gara si spegneva lentamente: da segnalare soltanto un'azione dei padroni di casa, con Sculli tutto solo davanti ad Agazzi fermato da un fuorigioco inesistente (Astori aveva comunque respinto sulla linea il tiro del genoano). I due portieri restavano inoperosi e il taccuino desolatamente vuoto di occasioni da gol. I tecnici cambiavano qualche pedina; Ficcadenti toglieva lo stanco Pinilla per fare posto a Nenè e subito dopo anche Ibarbo, vittima di un giramento di testa dopo uno scontro aereo, inserendo Thiago Ribeiro. De Canio mandava dentro Jankovic per Alhassan: mossa felice perchè il serbo al 75' scagliava una saetta da oltre venti metri su punizione che si insaccava sotto la traversa. L'ultima mossa di Ficcadenti, Larrivey per Cossu, non sortiva effetto: il Cagliari si rovesciava generosamente in avanti, ma ormai il Genoa, galvanizzato, aveva chiuso gli spazi. I rossoblu restano ancorati a 42 punti: in ogni caso hanno ottenuto la certezza di giocare in Serie A anche nella stagione 2012-13, con due giornate di anticipo.