Sardegna Rosso Blu

2-2 tra Cagliari e Inter al "Nereo Rocco" di Trieste. Non ci si è di certo annoiati in questo sabato di Pasqua: quattro gol e tante emozioni. Una gara che si può dividere in due parti: la prima è durata poco più di un'ora, sino al gol di Pinilla, e ha visto un Cagliari autoritario, superiore nel possesso di palla e pungente in avanti; la seconda, iniziata dopo l'espulsione dello stesso cileno per "eccesso di esultanza", con l'Inter che ha premuto sull'acceleratore alla ricerca del gol e il Cagliari a stringere gli spazi senza tutto sommato soffrire troppo, se non su un tiro a giro di Zarate mirabilmente sventato da Agazzi e nell'ultima azione, quando Pazzini di testa ha anticipato il portiere senza inquadrare la porta. Come sarebbe andata a finire in 11 contro 11 non lo sapremo mai; ma rimane forte il sospetto che a quel punto il Cagliari avrebbe potuto condurre la gara in porto. Davvero un peccato: i rossoblu avrebbero meritato qualcosa in più per il coraggio e l'applicazione dimostrata in tutti gli effettivi mandati in campo da Ficcadenti. Se qualcosa si può rimproverare al Cagliari è di non aver saputo gestire la doppia situazione di vantaggio, subendo il pareggio immediatamente nell'azione dopo. Fuochi d'artificio subito all'avvio. Al 5', angolo di Cossu, Astori si è avvitato vincendo il duello di forza con Ranocchia e ha scaraventato in rete. Nemmeno il tempo di esultare che l'Inter nel capovolgimento di fronte ha ristabilito la parità. Zarate si è destreggiato palla al piede, mettendo in area per Milito che ha controllato di sinistro e di destro ha centrato l'angolino di Agazzi. Il ritmo si è abbassato, ma il Cagliari è piaciuto per la disinvoltura con la quale si proponeva in attacco, grazie soprattutto alla catena di sinistra, dove Cossu si faceva trovare sempre libero. Superba anche la prova della difesa, con il tridente dell'Inter limitato anche per il contributo dei centrocampisti. Prima della fine del tempo, due interventi dei portieri: Agazzi alzava in angolo un colpo di testa di Cambiasso, il collega Castellazzi ribatteva una gran botta da lontano di Nainggolan. Meglio il Cagliari anche nella ripresa. A premiare gli sforzi dei rossoblu ecco l'ennesimo gol di Pinilla. Il cileno, pescato da un'invenzione di Conti, ha colpito di testa spiazzando Castellazzi. A questo punto, il giallo: Pinilla, pazzo di gioia, andava ad esultare sotto la curva occupata dai tifosi rossoblu, saltando sulla balaustra e alzandosi leggermente la maglietta. L'arbitro Guida gli mostrava il cartellino giallo per "eccesso di esultanza": per il bomber era il secondo, e gli valeva l'uscita anticipata dal campo. Troppa grazia per l'Inter, che si riportava subito in parità: traversone dalla destra toccato da Milito per favorire l'inserimento di Cambiasso, bravo a controllare tra due difensori rossoblu e infilare l'angolo di Agazzi. Ficcadenti immetteva forze fresche, con Ibarbo al posto di Thiago Ribeiro e successivamente Perico e Nenè. Il Cagliari teneva bene, davanti agli sforzi dell'Inter che poteva contare sull'abilità aerea di Pazzini nell'assalto finale. Proprio il centravanti ex doriano provocava il brivido finale, anticipando di testa Agazzi su cross di Chivu, ma non centrando la porta: raccoglieva Ranocchia che da posizione decentrata spediva sull'esterno della rete. Il Cagliari raccoglie un pari comunque prezioso, poichè non si può ancora essere tranquilli. Le vittorie di Lecce e Fiorentina alzano la quota salvezza: ci sarà da lottare sino alla fine, a partire dal posticipo di giovedì a Bologna.

FOTO GEROS-TS