Sardegna Rosso Blu

Terza vittoria consecutiva per il Cagliari, che passa sul campo della Sampdoria. Ancora un 1-0, così come era accaduto contro Torino e Bologna: risultato di misura ottenuto magari senza mettere in mostra un gioco scintillante, ma grazie all'applicazione costante di tutti gli uomini in campo, alla grinta e all'organizzazione. Per questo non si può certo dire che il risultato non sia sacrosanto. Il Cagliari ha meritato di vincere perchè ci ha messo più fame, più voglia, più corsa, rispetto ad una Sampdoria volenterosa ma disinnescata dalla formazione rossoblu che ha giocato di squadra, mantenendo il sangue freddo anche nei momenti più difficili. Alla fine Agazzi non ha corso alcun pericolo: il portiere ha diretto da par suo la difesa, nella quale hanno svettato Ariaudo e Astori, impeccabili sui palloni aerei, notoriamente una delle armi più acuminate a disposizione di Ferrara. Note di merito per tutti i rossoblu impiegati da Pulga, dal centrocampo ancora una volta solido e compatto con un Dessena in grande spolvero, ai combattenti Nainggolan e Nenè, quest'ultimo particolarmente utile nel finale quando c'è stato bisogno di tener palla e come difensore in occasione dei calci piazzati. Il primo tempo è filato via senza particolari emozioni. Gioco equilibrato, leggero predominio doriano, specie nella parte centrale, ma rari i tiri in porta. Due le occasioni vere sul taccuino: un colpo di testa di Gastaldello su calcio d'angolo dalla sinistra, finito di poco fuori; e una botta di Thiago Ribeiro da posizione decentrata, respinta con i pugni da Berni. In apertura di ripresa il Cagliari ha subito piazzato il colpo del ko. Ripartenza manovrata con Thiago Ribeiro che dalla destra calibra un cross a premiare il perfetto inserimento di Dessena: colpo di testa perentorio in tuffo che piega le mani a Berni e si infila in rete. Era giusto il 2' della ripresa, la Sampdoria ha avuto tutto il secondo tempo per recuperare. Non c'è riuscita perchè il Cagliari ha stretto le fila, chiudendo bene tutti i varchi. Pulga ha mandato dentro Ibarbo al posto di Thiago Ribeiro per sfruttare gli spazi in contropiede, ma il colombiano ha avuto poche chance per mettere in mostra la sua proverbiale velocità. La Sampdoria, impossibilitata a giocare palla a terra, ha cercato le vie aeree: una serie infinita di punizioni guadagnate, calci d'angolo e cross, sui quali però i difensori rossoblu si sono sempre dimostrati inappuntabili. Due soli brividi, prima quando una punizione di Eder da lontano è stata respinta alla grande da Agazzi, e da due passi Gastaldello ha messo fuori; e al 67', quando un'ennesima punizione calibrata verso l'aera è stata deviata in rete da Munari: l'arbitro ha annullato per fuorigioco millimetrico. Il Cagliari nel finale ha avuto buno gioco a tenere lontano i doriani dalla propria area, ed è andato anche vicino al raddoppio, con un gran tiro di Dessena deviato da un difensore che ha chiamato il portiere ad una splendida respinta; e con un'iniziativa solitaria di Nenè, che ha vinto il duello di forza con Rossini per poi sparare un rasoterra respinto coi piedi da Berni. Sarebbe stato forse troppo e va bene così: 1-0, 3 punti d'oro che proiettano il Cagliari a quota 11, 8° posto in classifica insieme al Catania. Mercoledì arriva il Siena nel turno infrasettimanale.