Una sola partita, poi la panchina: non era iniziata sotto i migliori auspici l'avventura italiana di Danilo Avelar. Tornato nell'undici titolare nelle ultime due gare, l'esterno sinistro venuto dal Brasile (o dall'Ucraina, nello specifico) sta dimostrando di essere degno della Serie A. Attento in fase di copertura, offre comunque il meglio di sè quando può spingere sulla fascia, come conferma egli stesso: "E' un po' la parte migliore del mio repertorio. Devo imparare tanto, soprattutto per quanto concerne i meccanismi difensivi. Il calcio italiano è il più difficile nel quale abbia giocato, però è anche molto stimolante: a parte quello brasiliano, direi che è il mio ideale. Qui bisogna evitare la minima distrazione: le cose stanno andando bene, sono soddisfatto e mi trovo meglio anche in allenamento". Una crescita personale coincisa con quella della squadra. "Siamo riusciti a cambiare mentalità. Dobbiamo essere più concentrati e avere un atteggiamento che ci porti sempre a cercare la vittoria. In questo modo tutti quanti riscono a dare il meglio: la squadra deve avere la testa giusta per arrivare al successo pieno". Danilo non dimentica il calore dei tifosi rossoblu. "Mi hanno dato una carica più. Come tutti i miei compagni, adesso sto aspettando che lo stadio sia pieno". La gara con il Bologna è stato lasciatoa alle spalle. "Pensiamo già alla Sampdoria. Naturalmente siamo contenti per i 3 punti, ma la prossima partita incombe. Non possiamo cullarci negli allori, il campionato italiano non concede sconti. Di sicuro, un giocatore con la testa libera rende di più". |
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