Sardegna Rosso Blu

Ancora una volta a Trieste, per confermare le belle prove di quest'inizio di campionato (Milano è stata solo un episodio, ma in pochi hanno sottolineato la forza di un avversario che gioca la Champion's) e congedarsi dall'ospitalità della città giuliana con un bel risultato. Nella speranza, manco a dirlo, che tra sette giorni il Cagliari possa ritornare ad esibirsi davanti alla sua gente, nella sua città, in quello che dal 1970, salvo brevi intervalli di tempo, è stato il suo stadio. Si vedrà. Intanto bisogna pensare alla Sampdoria, nella gara che apre il programma della 4° giornata della Serie A. Una squadra doriana ferita dalla netta sconfitta patita nel derby, e forse per questo ancora più pericolosa. Magari, in caso di successo sui "cugini", si sarebbe potuto pensare ad una Sampdoria non appagata ma resa più mansueta dalla settimana di festeggiamenti; così invece la formazione di Delio Rossi è chiamata ad un riscatto immediato, e scenderà in campo, come si diceva una volta, con il coltello tra i denti.

Facile pensare ad una Samp bene abbottonata all'indietro, poco propensa a correre rischi, e pronta a gettarsi negli spazi per cercare la ripartenza veloce. Lo scenario peggiore per un Cagliari che in casa fa sì la partita, ma è più insidioso quando può distendersi in avanti in ripartenza, sfruttando la velocità di pensiero di Cossu e di gambe dei suoi attaccanti. Sulla carta (molto sulla carta, dato che nel calcio italiano è la prassi smentire i banali pronostici) non dovrebbe essere una partita spettacolare perchè il risultato verrà prima di tutto. Il Cagliari possiede i grimaldelli buoni per scardinare la resistenza doriana. A Firenze si è permesso il lusso di tenere fuori Pinilla, ma d'altronde poche squadre in Serie A possono concedersi di fare a meno di gente come Cossu, Ibarbo o Sau. La ricchezza delle alternative complica piacevolmente il compito delle scelte di Diego Lopez, che passa con dsinvoltura dal modulo classico con il trequartista al 4-3-3 già sperimentato l'anno scorso. A questo proposito il tecnico si è visto recapitare una freccia in più: Agim Ibraimi può fare l'esterno sulle fasce oppure il trequartista. Aspettiamo di scoprirlo. E' una gara da prendere con le molle per il Cagliari, la prima di un trittico niente male. Mercoledì c'è il Livorno, in uno scontro diretto che varrà doppio come tutti gli scontri diretti, domenica l'Inter rigenerata da Mazzarri. Ce n'è abbastanza per divertirsi.