Il Cagliari non si arrende mai Con cuore, grinta e coraggio. Con personalità e passione. Il Cagliari strappa un pareggio a Firenze, quando ormai tutto sembrava perduto. Ci ha pensato Mauricio Pinilla, Pinigol, a riportare in superficie i rossoblù, con un guizzo dei suoi, un gran colpo di testa che si è infilato nell'angolo lontano di Neto su cross di Ibarbo, dopo che Borja Valero aveva spezzato l'equilibrio a metà ripresa. Al netto delle polemiche per un dubbio contatto tra Murru e Rossi, non si può dire che non sia un risultato meritato. Il Cagliari ha giocato a viso aperto contro la Fiorentina dei trequartisti dai piedi buoni. Incessante il pressing portato da centrocampisti e attaccanti, in modo da tenere alta la squadra e chiudere tutti i varchi, nei quali giocatori come Rossi e Aquilani potevano infilarsi e far male. Davvero i rossoblù, per la predisposizione al sacrificio. Ma non è stata solo una partita difensiva, anzi. Non appena c'è stata l'occasione, le frecce Ibarbo e Sau, affiancati da Nainggolan e Cossu, erano pronti a lanciarsi oltre la muraglia viola. Poche le chances in un primo tempo combattuto ma che ha visto le squadre fronteggiarsi più che altro sulla trequarti. L'unica vera palla gol l'ha costruita il Cagliari su azione di calcio d'angolo. La traiettoria di Cossu, deviata di testa da Conti all'altezza del primo palo, premiava l'inserimento di Astori che da due passi, sempre di testa, però spediva di un niente sopra la traversa. La Fiorentina, che già nel primo tempo aveva perso Cuadrado per un infortunio alla spalla, doveva fare a meno ad inizio ripresa anche di Gomez. L'attaccante tedesco, smarcato tutto solo davanti ad Agazzi, spediva alto, chiuso bene dall'uscita dal portiere, e cadeva male, infortunandosi al ginocchio. Migliore lo spettacolo nella ripresa, quando le squadre iniziavano ad allungarsi e a trovare spazi maggiori. Nainggolan mandava fuori di un niente al volo su cross di Murru; dall'altra parte Rossettini spediva sulla traversa della sua porta in spaccata, su un traversone basso di Pasqual. Agazzi poi era bravissimo a distendersi e mandare in angolo su una maligna punizione di Rossi. Il Cagliari aveva due grandi occasioni per comode ripartenze, ma Sau purtroppo in entrambi i casi falliva il controllo in velocità. Quindi era la volta di Ibarbo a prodursi in un'accelerazione impressionante: il colombiano seminava letteralmente Pasqual, sbagliando solo la misura del cross per Sau dalla parte opposta. Al 64' Lopez passava al 4-3-3, inserendo Pinilla al posto di Cossu. Al 70' però la Fiorentina colpiva. Cross di Ambrosini, Rossi deviava di testa, trovando l'opposizione di Murru: il pallone carambolava sulla destra, dove era appostato Borja Valero, tutto solo: facile il colpo di testa che trafiggeva Agazzi da distanza ravvicinata. Lopez mandava dentro Cabrera al posto di Dessena, il Cagliari non si arrendeva, collezionando una serie di punizioni e calci d'angolo. A due minuti dalla fine, ecco la stoccata di Pinigol. Ibarbo dalla destra metteva in mezzo un pallone teso, sul quale Mauricio vinceva il duello in acrobazia con Rodriguez e indirizzava di testa nell'angolino. 1-1. Convulso il finale: Ekdal dava respiro a Sau, Rossi chiedeva un rigore per intervento di Murru, l'arbitro lasciava correre ed espelleva anche Pizarro per proteste. Finiva così: il risultato più giusto. Il Cagliari torna a fare risultato a Firenze dopo più di trent'anni, e sale a 4 punti in classifica. Finalmente è stato infranto il tabù del "Franchi". Nel modo migliore. |
0 commenti:
Posta un commento