Mentre il calcio moderno esige amichevoli pre-campionato di lusso contro avversari subito di pari livello e forse più rodati, il Cagliari ha scelto la via "tradizionale". Ovvero: primi test contro squadre di categorie inferiore, ma con un livello di difficoltà "a scalare" verso l'alto. Così si è arrivati ad affrontare oggi l'esame più duro, al cospetto di una formazione di massima serie, per giunta appartenente a un movimento, quello spagnolo, che al momento detta legge nel mondo. Questa notte al "Nespoli" di Olbia sarà il Real Valladolid a testare la squadra di Diego Lopez, I castigliani non fanno parte forse della crema della Liga, ma costituiscono un'ottima formazione, che ha ottenuto la salvezza anticipatamente e senza particolari patemi. Possono schierare ottimi giocatori, soprattutto in avanti, dove allo stagionato bomber Javi Guerra e all'angolano ex Manchester United Manucho si è aggiunto il potente colombiano Osorio, neo acquisto estivo. Non male il centrocampo, dove troneggiano l'esperto Oscar e il giovane Ebert, campione europeo Under 21 nel 2009. Allenatore del Real Valladolid da questa stagione è Juan Ignacio Martinez, una vecchia volpe delle panchine spagnole. E' una squadra tecnica, che sa far correre la palla: l'ideale per un Cagliari non ancora al cento per cento e che accetta le sfide sul piano del gioco. E per gli spettatori del "Nespoli" di Olbia, che assisteranno a una partita di calcio d'estate, sì, ma di ottimo livello. |
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