La Cagliari Calcio S.p.A., preso atto delle dichiarazioni pubbliche attorno a metà anno del Comune di Cagliari (che indicavano la disponibilità dello Stadio Sant'Elia come impianto che poteva essere disponibile per lo svolgimento delle partite del prossimo campionato) attivava subito degli incontri con i massimi Dirigenti del Comune per vagliare tale possibilità. I predetti incontri sono sempre avvenuti con lobbiettivo reciprocamente condiviso di consentire, nel più breve tempo possibile, lutilizzo dello stadio SantElia, soprattutto dopo che la Cagliari Calcio è stata costretta, a giugno scorso, a designare il "Nereo Rocco" di Trieste come stadio per la prossima stagione 2013/2014, a pena altrimenti della scomparsa della squadra del Cagliari dal panorama calcistico di Serie A Già dai primi incontri emergeva tuttavia la necessità di molteplici interventi e di una limitata disponibilità finanziaria del Comune di Cagliari ad eseguirli. La Cagliari Calcio S.p.A. si dichiarava allora pronta a farsi carico di lavori di rilievo purché, come convenuto nei tavoli di incontro anche davanti al Presidente della Regione Sardegna, ci fossero tempi rapidi e certi di definizione degli accordi e degli interventi necessari che consentissero, dalla seconda o massimo dalla terza partita casalinga, il ritorno del Cagliari in Sardegna davanti ai propri tifosi. La Cagliari Calcio, avendo il Comune di Cagliari richiesto anzitutto la definizione dei pagamenti in contenzioso, si era dichiarata da subito disponibile a un'intesa per sbloccare le somme pignorate presso Sky Italia ampiamente capienti, ma il Comune di Cagliari (in modo del tutto incomprensibile) ha insistito per attendere la decisione del Tribunale di Milano, con ciò ritardando la percezione delle somme ad esso spettanti di oltre venti giorni e tale ritardo è stato contenuto entro tali limiti in quanto la Cagliari Calcio, pur assumendo ogni riserva sui contenziosi di merito in essere, si è attivata in ogni caso unilateralmente per favorire quella decisione in tempi rapidi ed ha poi sollecitato Essa stessa Sky Italia per l'immediato pagamento. Nelle more, sono stati avviati numerosi contatti, ma solo oggi è finalmente pervenuto il testo di proposta di Convenzione che avrebbe potuto certamente essere anticipato in precedenza, anche perché il testo trasmesso rivede profondamente quelle che erano state le verifiche tra i tecnici e, quindi, ci si sarebbe potuti perlomeno portare avanti nel confronto e non far trascorrere circa un mese inutilmente con il campionato alle porte e con il rischio concreto di ulteriori dilazioni. Non consta, poi, che il Comune di Cagliari abbia mai affermato in alcun incontro che il testo della proposta di Convenzione sarebbe arrivato entro cinque giorni dall'incasso delle somme reclamate dal Comune di Cagliari. Nè tantomeno che si sarebbe dovuta attendere l'approvazione del bilancio comunale, che farà a questo punto ulteriormente slittare ogni eventuale possibilità di formalizzazione della Convenzione. La Cagliari Calcio S.p.A. ribadisce la propria ferma intenzione di voler riportare da subito la squadra del Cagliari in Sardegna e, ove possibile, al Sant'Elia, ma chiede ancora una volta un impegno concreto di tutte le Istituzioni a fare presto se veramente interessate a questo obiettivo e che non vengano poste al soggetto privato condizioni insostenibili ed inaccettabili. |
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