I suoi coetanei si godono il mare con gli amici o con la fidanzatina, lui invece è in ritiro con una squadra di calcio di Serie A. E non sta nella pelle. Werther Carboni, portiere classe '96, nativo di Sassari, vive il momento con l'entusiasmo della sua età: "Quando mi hanno comunicato la notizia della convocazione per il ritiro di Sappada mi è scoppiato il cuore dalla gioia. Sono qui per imparare e forgiare il carattere. Sarà un'esperienza che mi rimarrà dentro per tutta la vita. Sto condividendo il campo di allenamento con giocatori di Serie A, spetta a me saperne trarre dei vantaggi per migliorare". Tutti i "fratelli maggiori" gli sono vicini e gli danno buoni consigli. In modo particolare il collega di ruolo Vlada Avramov. "Non pensavo che un portiere di Serie A, esperto come lui, perdesse tempo dietro a un ragazzino alle prime armi. Invece ho scoperto una persona disponibile e umile. Stesso discorso per Michael Agazzi". Dal punto di vista tecnico l'hanno colpito soprattutto due giocatori: Daniele Conti e Mauricio Pinilla. "Il capitano per il suo senso tattico e intelligenza di gioco, Mauricio per la forza fisica e tecnica che lo rende un attaccante completo e pericoloso. Quel che mi ha impressionato è l'unità di questo gruppo. Non ci sono primedonne". Carboni è l'ennesimo prodotto del vivaio curato da Gianfranco Matteoli: tutti gioiellini made in Sardinia. "E' importante che il Cagliari punti su giocatori sardi. In fondo siamo giovani calciatori come gli altri provenienti da diverse parti del mondo. Murru e Del Fabro hanno avuto la loro opportuntià e la stanno sfruttando. Ci si allena giorno dopo giorno per realizzare il proprio sogno. Chi semina raccoglie". |
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