Entusiasmo, sorrisi, strette di mano, pacche sulle spalle e tante foto e autografi: il popolo rossoblù si è mobilitato quest'oggi per la nuova tappa dell'iniziativa "A tu per tu" in piazza L'Unione Sarda. "Padroni di casa" nientemeno che il capitano, Daniele Conti, e il nuovo arrivato, Matias Cabrera: come a dire, passato, presente e futuro della società di viale La Playa. L'occasione è stata data dalla presentazione del nuovo numero della rivista ufficiale "Cuore Rossoblù", che presenta in copertina una bella immagine di Daniele. C'è stato anche modo di parlare di calcio giocato e in modo particolare dell'intricata vicenda stadio. Daniele sdrammatizza con una battuta: "Al mio paese, Nettuno, stanno rimettendo a posto il campo, potremmo andare a giocare li...a parte gli scherzi, penso che sia vergognoso che il Cagliari non abbia uno stadio dove disputare le partite casalinghe. Spero che si sistemi tutto al più presto. Il mio desiderio sarebbe di giocare qui in città, a Cagliari, anche perchè ho giocato tante stagioni al Sant'Elia e ci sono affezionato; evidentemente non è possibile, ci stanno mettendo i bastoni tra le ruote, deciderà il presidente dove andare a giocare. Mi dispiace per i tifosi che stanno patendo più di tutti questa soluzione. Il nostro compito è di concentrarci esclusivamente sul calcio, come siamo riusciti a fare sinora, disputando un ottimo campionato". Sulla partita di domenica a Catania: "Affrontiamo una squadra forte, una delle rivelazioni di quest'anno, ma attraversiamo un buon momento, possiamo metterli in difficoltà". Cabrera, arrivato a Cagliari a gennaio, sta toccando il cielo con un dito. "Sono felice, in Sardegna mi trovo benissimo e gioco in una squadra forte che secondo me l'anno prossimo può puntare a qualcosa di più di una semplice salvezza. Sapevo che sarebbe stato difficile trovare spazio, essendo arrivato a campionato iniziato, ma va bene così, non ho fretta, mi sto adattando al campionato italiano. La presenza di Diego Lopez mi agevola, soprattutto per la questione linguistica. Pian piano comunque sto imparando anche la lingua italiana". |
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