Sardegna Rosso Blu

Tra Napoli e Cagliari non sono mai partite banali. Non ha fatto eccezione questa del "San Paolo" con i partenopei che l'hanno spuntata all'ultimo istante, in una partita magnifica sino all'ultimo, ricca di emozioni e colpi di scena. Ha vinto il Napoli, autore di una grande prova di forza ma aiutato da un briciolo di fortuna, e agevolato da decisioni arbitrali quantomeno dubbie in occasione del primo e del secondo gol; il Cagliari, privo di giocatori del calibro di Conti, Pisano, Cossu e Pinilla, esce dal campo tra gli applausi ma a mani vuote. Avrebbe meritato di raccogliere almeno un pareggio se non altro per il coraggio dimostrato, giocando a viso aperto sul terreno della seconda forza del campionato. Giustificato il vantaggio con il quale i rossoblù erano andati al riposo, grazie a un gran gol di Ibarbo al 17': su angolo di Thiago Ribeiro, respinto corto da Cavani, il colombiano raccoglieva appena fuori area, si liberava di un avversario e scaraventava in rete un bolide a mezza altezza. Il Napoli non rimaneva a guardare, andava vicino al pareggio con una conclusione al volo di Cavani che finiva alta e imbastiva una serie di azioni spezzate però al limite dell'area da un Cagliari attentissimo e sempre pronto a ripartire. Gli esterni Thiago Ribeiro e Ibarbo si sacrificavano in un notevole lavoro di copertura e lo stesso Nenè si dava un gran daffare aiutando i centrocampisti. Il brasiliano sfiorava il raddoppio con un destro che sfilava di poco fuori. Poi era Dessena con un recupero eccezionale a impedire il tiro a colpo sicuro di Cavani. Nel finale del tempo Rossettini, infortunatosi in uno scontro con Cavani, doveva lasciare il posto ad Ariaudo. C'era il tempo per un giallo a Cavani, che reclamava invano un rigore dopo un contatto con lo stesso Rossettini. La ripresa iniziava con i fuochi d'artificio. Il pareggio arrivava dopo appena 4'. Schema su punizione che liberava al tiro Hamsik, Astori di tacco deviava fortuitamente alle spalle di Agazzi. L'assistente alzava la bandierina segnalando un fuorigioco di posizione di Cavani: le grandi proteste dei giocatori del Napoli inducevano però De Marco a concedere il gol. Pulga dalla panchina si faceva sentire e l'arbitro lo spediva negli spogliatoi. L'episodio, inevitabilmente, cambiava la partita: gli azzurri spingevano sull'acceleratore e il Cagliari traballava. Al 64' ecco il 2-1: tiro di Cannavaro respinto da Agazzi, il pallone veniva toccato da Maggio e spinto in rete da Cavani. I due giocatori napoletani sembravano in netta posizione di fuorigioco, ma l'arbitro convalidava, tra le proteste dei rossoblù: ne faceva le spese Nainggolan, ammonito. I tecnici rossoblù cambiavano schema, passando al 4-3-1-2 con l'inserimento di Cabrera per Nenè e poi rinfrescavano l'attacco con Sau al posto di Thiago Ribeiro. Il fantasista uruguayano e il bomber di Tonara entravano immediatamente in partita e da una loro combinazione scaturiva il pareggio: punizione di Cabrera in area per Sau che si destreggiava bene e faceva partire un tiro maligno e preciso, fuori dalla portata di Rosati. Sul "San Paolo" calava il gelo: le due squadre, lunghissime, iniziavano a darsele al centro del ring, con una serie di occasioni da una parte e dall'altra. Astori ribatteva il tiro al volo di Cavani davanti alla porta; un tocco smarcante di Sau in area per Cabrera era rintuzzato da un intervento in scivolata alla disperata di Britos; quindi era Murru con un gran sinistro da lontano a sfiorare l'incrocio dei pali. Mazzarri mandava dentro anche Calaiò e Insigne e all'ultimo assalto, al quarto minuto di recupero, veniva premiato. Insigne dalla sinistra si accentrava e tirava dal vertice dell'area: la deviazione di Perico trasformava il tiro in una palombella che si spegneva nell'angolo lontano. Una beffa atroce per il Cagliari, alla seconda sconfitta in questo eccellente girone di ritorno.