Pescara-Cagliari 0-2

17.02.2013

Piu' forti di tutto

Più forte di tutto. Più delle discussioni, più delle polemiche, più delle squalifiche, più dei fatti extracalcistici: il Cagliari sbanca Pescara e mette su un architrave per la salvezza. 2-0, firmato da una doppietta di Marco Sau, che arriva a quota 10, non male al primo anno di Serie A. Il Cagliari, privo di tre pilastri quali Conti, Astori, e Dessena contro un avversario non proprio all'ultima spiaggia ma quasi, ha disputato una partita pressochè perfetta. Padrone del campo per tutta la durata della gara, con la personalità del più forte, ha piantato le tende nella metacampo del Pescara sin dal fischio d'inizio seguendo l'adagio che la miglior difesa è l'attacco. Gli abruzzesi, intimoriti, non sono riusciti praticamente a uscire, anche se Perin non ha corso grossi pericoli. Nella ripresa, quando il Cagliari ha accelerato, sono venuti due gol nel giro di poco più di un quarto d'ora. Tutto con una facilità irrisoria, chirurgica. L'ultima mezz'ora poteva anche non disputarsi: il Cagliari ha gestito tranquillamente il possesso del pallone, evitando di affondare su un Pescara ormai fuori partita. Tutti da elogiare in blocco i rossoblù, dai difensori, che hanno costituito un unico blocco di granito, mettendo la museruola al temutissimo Weiss; al reparto di centrocampo, tanto inedito quanto compatto, con un Casarini che ha dimostrato le sue qualità e gli instancabili Ekdal e Nainggolan; l'attacco, sostenuto da Cossu, ha vissuto sulle prodezze di Sau e un Ibarbo venuto fuori, nemmeno a dirlo, quando gli spazi si sono allargati. Una vittoria netta, limpida, giunta nel momento fondamentale del campionato: i rossoblù volano a quota 28, 14° posto, scavalcano Bologna e Atalanta e soprattutto mettono 7 punti tra loro e il terz'ultimo posto. Non è fatta, ci sarà ancora da lottare, ma il sole è tornato a splendere sulla classifica. Merito di una squadra che nel momento più difficile ancora una volta non ha deluso. Il primo momento rilevante della gara dell'Adriatico al 6': Ekdal entra in area, cadde a terra in contrasto con Blasi, l'arbitro sorvola, forse giustamente. Il centrocampista svedese più tardi ci prova da lontanissimo: fuori misura. Al 33' Sau tocca dentro per Cossu che lascia con una finta intelligente a favore di Ibarbo: il colombiano controlla, resiste a una carica ma non riesce ad angolare il tiro, che finisce dritto tra le braccia di Perin. Al 41' grande paura per il Cagliari, con Weiss che si accentra, fa partire un gran tiro deviato da Agazzi sul palo. Al 52' il gol del Cagliari, costruito su un asse tutta made in Sardinia. Il cross è di Cossu, Sau, sino a quel momento neutralizzato dalla difesa pescarese, si fa trovare pronto all'appuntamento: perfetto il colpo di testa, non forte, ma precisissimo, che finisce dritto nell'angolino, fuori dalla portata di Perin. Il Pescara vacilla, accusa la mazzata e al 61' il Cagliari piazza il secondo colpo. Cross di Pisano, Casarini tocca leggermente, disorientando i difensori: Sau controlla, si gira e spara verso la porta, Perin cerca la parata con il piede, ma la palla si impenna e finisce sotto la traversa. Il Pescara conclude in dieci per l'espulsione di Weiss per un brutto fallo su Ibarbo.

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