09.03.2014 | |
Salvezza piu' vicinaIl Cagliari esce imbattuto dallo scontro salvezza al "Massimino" di Catania. 1-1 al termine di una gara combattuta e sofferta, come era nelle previsioni, ancora di più nell'ultimo quarto d'ora, quando i rossoblù sono rimasti in dieci per l'espulsione di Avelar. Il Catania le ha provate tutte per fare saltare il fortino guidato da Vlada Avramov, ma la difesa del Cagliari ha retto sino alla fine, anche con quel pizzico di fortuna che tradizionalmente aiuta gli audaci. I rossoblù hanno giocato il tipo di partita che aveva chiesto Lopez alla vigilia: attenzione, corsa e qualità, per resistere alla furia di un Catania che doveva cercare la vittoria a tutti i costi. Il gol di Vecino aveva anche illuso di poter piazzare il colpo gobbo, ma un episodio su un calcio piazzato ha rimesso in corsa gli etnei e dopo l'espulsione di Avelar è stata soltanto difesa strenua. Quel che conta è che il Cagliari abbia ottenuto un punto preziosissimo, il terzo risultato utile consecutivo, il secondo pareggio di fila fuori casa e che permetta di tenere lontana una diretta concorrente. Lopez aveva scelto inizialmente Nenè e Sau in avanti, con Ekdal schierato sulla trequarti. Buona la partenza del Cagliari, che si fa subito vivo con un tiro di Sau bloccato da Andujar. Il Catania, inizialmente bloccato, comincia ad alzare la testa verso la fase centrale del tempo. Lodi manda alto di testa da buona posizione, poi è Avramov a superarsi, mandando in angolo una punizione maligna dello stesso Lodi. La risposta del Cagliari è affidata a Sau: il bomber rossoblù si gira in area e conclude di destro, senza trovare la porta. Finale di tempo con il brivido per il Cagliari: Barrientos si destreggia bene in area e tira di sinistro a colpo sicuro, ma Avramov si fa ancora trovare pronto alla parata. Al 53' il Cagliari passa in vantaggio: tocco di prima di Nenè per Sau che non riesce a controllare, pressato da Spolli. La palla schizza verso l'interno dell'area dove c'è Vecino, il giocatore uruguayano effettua una girovolta e di destro conclude alle spalle di Andujar. Strada in discesa, con Maran che corre ai ripari cambiando gli esterni d'attacco (dentro Fedato e Leto per Barrientos e Keko), ma a questo punto torna a materializzarsi il peggior incubo dei rossoblù in questa stagione: la vulnerabilità sulle palle inattive. Così su una punizione di Lodi, Bergessio, lasciato colpevolmente solo, anticipa di testa Avramov e devia nell'angolino. Entra subito Cossu al posto di Ekdal. Al 73' l'episodio che cambia la partita: Avelar, già ammonito, trattiene Leto per impedirne la ripartenza. L'arbitro Rizzoli estrae il secondo giallo e il Cagliari resta in dieci. Lopez inserisce prima Eriksson per Sau. Il Catania si getta in avanti con rabbia e a dieci minuti dalla fine coglie due pali in due minuti. Prima è Biraghi, a centrare il legno con un gran sinistro; poi è Rolin, di testa, a colpire la parte alta della traversa. Lopez corre ai ripari, togliendo anche Nenè per far posto a Perico. Il Cagliari stringe i denti, il Catania mette in area una serie infinita di palloni, sui quali prevalgono i difensori. Il fischio finale di Rizzoli dopo 4' di recupero è una liberazione: il Cagliari tira un sospiro di sollievo, ha passato la prova a pieni voti. Domenica arriva al Sant'Elia la Lazio, guai a fermarsi. | |
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