Cuore di Capitano

10.11.2013

Cuore di Capitano

Ancora lui, sempre lui: il Capitano, che nel momento più duro si carica la squadra sulle spalle e la traghetta di peso oltre la crisi, oltre i guai, oltre la sfortuna. Così come era successo nel 2008 contro il Napoli, l'anno scorso contro il Genoa e proprio contro il Torino. Cuore e precisione e rabbia: quella che Daniele Conti ha scaricato, da cecchino infallibile, nella rete di Padelli. Due punizioni chirurgiche a mandare al tappeto il Torino e consegnare al Cagliari 3 punti fondamentali in questo campionato. Incredibile la seconda, quando mancava una manciata di minuti al fischio finale: una botta potentissima da 25 metri, che ha cambiato traiettoria due o tre volte prima di finire la sua parabola in rete, nella porta sotto la Curva Nord. E poi di nuovo la corsa ad abbracciare il figlioletto a bordo campo, come lo scorso anno: un bis invocato dai tifosi, che festeggiano la terza vittoria in campionato, sempre per 2-1 e ancora sudatissima, mentre Daniele celebra come meglio non avrebbe potuto le 300 in A. Il Torino era riuscito a domare i rossoblù con il suo gioco gelatinoso, atto a controllare il possesso del pallone e presentarsi minacciosamente nei pressi dell'area avversaria, puntando soprattutto sui guizzi di Cerci. Quest'ultimo è stato ben contenuto da Murru, ma contro un avversario così ben disposto sul campo ci sarebbe stato bisogno di un Cagliari più aggressivo, che disturbasse sul nascere la manovra granata. I rossoblù hanno preferito iniziare il pressing sulla trequarti e non era facile alzare il ritmo e trovare quegli spazi dove innescare la velocità di Ibarbo e Sau. Lopez sceglie inizialmente Nainggolan come trequartista, recuperando Murru sulla sinistra e inserendo Eriksson a centrocampo. E' lo svedese ad andare al tiro al 12': forte ma centrale, Padelli risponde a pugni. La prima conclusione del Torino è di Immobile dal limite dell'area, Avramov respinge. Al 43' Cagliari in vantaggio: Sau guadagna una punizione un paio di metri fuori area. Conti fa partire un tiro diabolico, che rimbalza davanti al portiere prima di infilarsi in rete. Il Torino torna in campo dopo l'intervallo deciso a raddrizzare la partita e dopo un paio di iniziative insidiose pareggia. El Kaddouri conquista palla a centrocampo e serve Immobile, lasciato nell'uno contro con Rossettini: il centravanti granata si porta la sfera sul sinistro e la indirizza nell'angolino distante. Il Cagliari si trova ancora una volta a sbattere contro il muro granata. Lopez manda dentro Cossu al posto di Pisano, quindi Ibraimi per lo stanco Sau. Ma ci voleva il Capitano per dare quel quid in più. Gli ultimi minuti sono di pura sofferenza: è Cabrera a spazzare in angolo su D'Ambrosio smarcato in area dopo un cross di Cerci. I cinque minuti di recupero passano lenti, il fischio di Calvarese è una liberazione. Cagliari batte Torino 2-1, si può andare alla sosta più tranquilli. Grazie ragazzi, grazie Capitano.

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